“La Montagna sottoSOPRA”
Per il 2024, abbiamo deciso di provare ad allargare il nostro spettro visivo, guardare non solo sopra, ma anche sotto, non fermarsi alla semplice apparenza ma andare in profondità.
La montagna sottosopra si apre a molteplici considerazioni sia di natura concettuale che scientifica tra loro fortemente interconnesse.
Come abitanti dei paesi di montagna e non semplici fruitori, ribadiamo la necessità di uscire dallo stereotipo
urbano che ci attribuisce vizi e virtù, senza neppure provare a capire le reali necessità di chi vive ai margini.
Margini che non segnano la fine, ma la continuità di un vivere nella tradizione.
La montagna può e deve, nell’interesse di tutti, ritornare al centro del dibattito non per essere un’appendice delle città, ma per essere quello che è: luogo ricco di specie e valenze, anche culturali e simboliche, preziosissime.
Paesi e non borghi, luoghi dove abitare e non dove sognare di abitare, per poi fuggire alle prime difficoltà.
La montagna sottosopra vuole stimolare la rigenerazione di comunità, quel senso di appartenenza ad un luogo che ci tiene uniti.
Questo concorso ambisce a far ribaltare i luoghi comuni, per mettere a nudo le fragilità e far nascere un dibattito a partire dalle foto e dal commento del suo autore.